Poesia introduttiva
Crescere insiemeAbbiamo aperto l’incontro con questa poesia di Andrew Faber Fate piano con le bombeche i bambini dormono.Non vedete come respirano piano,come stringono la copertacome fosse l’ultimo pezzo di casache gli è rimasto in braccio? Li sentite, voi,i piccoli sospiri che fanno,quel suono che è più fragile del vetro,più sacro di ogni tempio? Non svegliateli.Perché nei sogni hanno il pane,hanno un giardino con l’erba alta,hanno strade senza maceriee cieli che non tremano. Fate piano,perché il sonno dei bambiniè il filo che ci tiene umani,il confine oltre il qualenon esiste più salvezza. E ricordateviche questo massacro resterà scrittonegli occhi e nel sangueche Gaza è una ferita aperta negli occhi del mondo,che il genocidio non si lava viacon nessun silenzio complice. Non conoscete vergogna.La vostra anima spentanon troverà specchio dove guardarsi. Un giorno la Storia vi chiederà contodi questa vergogna.E se avrete guardato altrove,se avrete avuto la bocca chiusaquando cadevano vite leggere come piume,dovrete dire a voce altache lo avete fattoper scelta vostra.Non nel mio nome


